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Trascrizioni

Letizia Ciucaloni, Eleonora Maurizi, Kjara Sharka, Khadija Zerraf, Rokaia Salek

Oriana
Fallaci

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Introduzione

oriana

La giornalista Italiana più conosciuta e apprezzata al mondo.

Inventò un modo tutto suo di scrivere e intervistare, fu una delle prime donne a farsi strada in un mondo che fino ad allora alle donne sembrava escluso...

A un certo punto della sua vita diventò un personaggio, a prescindere dalle storie che raccontava e che aveva raccontato: fotografata e intervistata dai più importanti giornali internazionali, con i suoi occhialoni, le sigarette, i suoi cappelli e il suo pessimo carattere.


LOREM IPSUM

libri

Libri e Resistenza

resistenza

Affiancò il padre in varie operazioni, fece da staffetta consegnando ai compagni partigiani armi, giornali clandestini e messaggi

Nonostante le condizioni della famiglia non fossero agiate, i pochi risparmi venivano investiti nell’acquisto di libri.

AMORE

«Quando sono in una stanza senza libri mi sembra d’essere in una stanza vuota»

Photos

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Gli Inizi

Non perse nemmeno un anno di scuola e si diplomò con un anno di anticipo nel giugno del 1947.

Si iscrisse alla facoltà di Medicina e iniziò a lavorare per Il Mattino dell’Italia centrale occupandosi di cronaca nera.
Poi lasciò l’università e iniziò a scrivere di cronaca giudiziaria e argomenti di costume.

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è molto famoso un suo articolo del 7 dicembre del 1948 in cui descrisse le sfilate di Dior a Firenze. Inoltre, in pochi sanno che il suo vero obiettivo era diventare «scrittore» e il giornalismo per lei era inizialmente solo un modo per guadagnare dei soldi.

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Nel 1951 un suo articolo fu pubblicato sul settimanale L’Europeo e lavorò per Epoca.
Nel 1954 andò a Teheran e poi negli Stati Uniti: da quel viaggio nacque il reportage “Hollywood vista dal buco della serratura” da cui nacque il suo primo libro I sette peccati di Hollywood.
Nel 1963 si trasferì a Manhattan, New York.

Anni '50

Pubblicò anche “Il sesso inutile” (1961), nato da un reportage sulla condizione della donna in Oriente e Medio Oriente; “Penelope alla guerra”, il suo primo romanzo pubblicato nel 1962; “Gli antipatici” del 1963.

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Anni più importanti

Attacco

1968

"Niente e così via"

1969

1967/1968

Racconto e vita saigon

1975

Racconta la vita quotidiana a Saigon, i bombardamenti, gli interrogatori dei prigionieri, le rappresaglie e realizza interviste esclusive.

Chiese e ottenne di essere inviata in Vietnam e fu l’unica giornalista italiana presente al fronte.

Nel 1968 era a Città del Messico alla vigilia delle Olimpiadi e restò ferita gravemente da un colpo di pistola nella repressione di una manifestazione studentesca di protesta.

Dalla guerra in Vietnam nacque il libro “Niente e così sia”.

La Guerra

Tra gli anni Sessanta e Settanta Oriana Fallaci si affermò come grande giornalista politica: raccontò la rivolta di Detroit dopo l’uccisione di Martin Luther King, il conflitto arabo-palestinese, le guerriglie contro le dittature del Sudamerica, la morte di Bob Kennedy, i conflitti in Asia. Soprattutto riuscì a realizzare molte interviste a personaggi politici che nessuno era mai riuscito ad avvicinare: Ali Bhutto in Pakistan, Haile Selassie in Etiopia, Indira Gandhi in India, Golda Meir, prima donna premier di Israele, Reza Pahlavi, penultimo Scià di Persia, Yassir Arafat, storico leader palestinese, Henry Kissinger e molti e molte altre. Le interviste furono pubblicate su L’Europeo e anche sul Corriere della Sera, con cui aveva nel frattempo iniziato a collaborare.

L'esordio nel giornalismo

La tecnica con cui Oriana Fallucci conduceva le interviste era per l'epoca molto innovativa e apprezzata in tutto il mondo.

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Le domande venivano preparate e studiate a tavolino nei minimi dettagli, registrate, e poi scritte e riscritte più volte, smontate e poi rimontate. Erano lontane – e per questo criticate da alcuni – dal cosiddetto giornalismo oggettivo e sempre filtrate dalle proprie posizioni e ideologie "«Per esser buona un’intervista deve infilarsi, affondarsi, nel cuore dell’intervistato», dirà nel 2004 in “Oriana Fallaci intervista sé stessa – L’Apocalisse”. Ventisei di queste interviste furono raccolte nel 1974 in “Intervista con la storia”, edito da Rizzoli, diventato a quel punto il suo editore di riferimento.

Negli anni Settanta

"Lettera a un bambino mai nato"

Uscì nel 1990, la Fallaci tornò ad occuparsi di guerre (soprattutto quella in Libano).

Pubblicato nel 1975, il libro tratta temi quali l'aborto, la famiglia e l'amore.

I libri pubblicati dalla Fallaci Oriana:

"Un Uomo"

Pubblicato nel 1979, racconta del suo rapporto con Panagulis e della sua storia.

"Insciallah"

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L'articolo ebbe un successo grandioso per il Corriere della Sera, ma la giornalista fu attaccata per l'aggressività del linguaggio usato e fu accolto da tutti come uno sfogo razzista e come una liberazione di pensieri semplici.





Oriana, pubblicò una trilogia finale:
-La rabbia e l'orgoglio
-La forza della ragione
-Oriana Fallaci intervista se stessa

successo o fallimento?

Gli ultimi anni

La scrittura del romanzo fu interrotta dopo l'attentato alle Torri Gemelle nel 2001, su cui poi Oriana scriverà un lungo articolo pubblicato sul Corrire della Sera.

La notizia

Nel 1922 Oriana scopre tristemente di avere il cancro annunciandolo alla Rai in un intervista.

Il suo rapporto con la malattia fu abbastanza complicato a causa della sua paura nel non riuscire a finire il suo romanzo storico.

L'articolo intitolato “La Rabbia e L’Orgoglio”, con cui accusò l’Occidente e l’Europa di non avere avuto abbastanza coraggio nei confronti dell’Islam, da molti criticato, fu comunque un grande successo indipendentemente dal tipo di pensiero che l'autrice ebbe a riguardo.

La morte

Nell'estate del 2006, Oriana si sentiva gravemente malata e decise di tornare a Firenze dove morì il 15 settembre; fu sepolta vicino ai suoi genitori nel cimitero degli Allori.

La fine

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